MEDICO CURA TE STESSO


Antonio Dovico – Me ne debbo convincere, non è possibile che solo io mi ostini a chiamare pandemonio la pestilenza che gli insigni scienziati del mondo declassano a pandemia. Pandemia fu, un secolo prima,  l’influenza mortale, conosciuta come “Spagnola.” Fra il 1918 e il 1920, uccise decine di milioni di persone nel mondo. Se fu una pandemia sicuramente più cruenta di quella che stiamo sopportando, per quale motivo definisco questa in atto “pandemonio?” Perché nell’arco di un secolo l’uomo ha ricusato Dio creatore e legittimo legislatore, offrendosi a servire il demonio. L’uomo nega la veracità della Sacra Scrittura, e annacqua nello stesso tempo la forza del ragionamento, per impedire il contrasto. Io sostengo e affermo che l’umanità che si è privata della luce di Dio brancola nel buio spirituale, circostanza dalla quale deriva il pandemonio universale che ora ci costerna. In tanti sono/siamo preoccupati per la paura eccessiva del contagio,  subdolamente instillata attraverso i mezzi di comunicazione. Non si nega che il pericolo sia reale, ma strumentalizzare e ingigantire la paura, equivale a mettere un’arma in mano, a chi nel futuro potrebbe farne uso, per realizzare piani di vario genere contro l’uomo, dei quali sono capaci esseri umani diabolici. Essi avrebbero la certezza della pecorilità degli umani del terzo millennio. Intanto i guadagni vertiginosi che realizzano le case produttrici dell’ammazza virus, fanno sospettare che più che l’amore sublime per l’uomo, a sollecitarle sia la pecunia.filia, passione dominante in questo paradiso terrestre, governato da pochi appassionati collezionisti di pecunia=denaro=sterco del diavolo.
Chi se la sente di negare che il diavolo c’è, e sta dominando il mondo? Qualcuno non ha capito che in questo triste tempo, Gesù Crocifisso  è come un pugile ridotto all’angolo — mi si perdoni la blasfemia –, con l’avversario che lo tempesta di pugni. E la Chiesa, la sua Chiesa, soggiace anch’essa vilmente impaurita, al dominio del nemico di Dio. Il singolo cattolico di stampo antico, conosceva come minimo per nome i 72 capitoli biblici. Nell’Apocalisse di Giovanni, è previsto nei dettagli quanto sta accadendo adesso a causa della pestilenza che ci spaventa, ma se io la metto in relazione con la Scrittura, immancabilmente mi sento rispondere: ci sono sempre state le pestilenze, e questa è una della tante. No, amica, ho risposto ad una piissima cattolica, tu mi ricordi la spagnola di un secolo fa, intanto allora si credeva in Dio e le sue leggi erano temute e rispettate, l’aborto, per fare un solo esempio, era reato grave punito   dalla legge, mentre ora guarda che stragi di innocenti. Solo questi? E gli orrendi peccati contro natura legalizzati? Non è politicamente corretto allarmare la gente, e non se ne deve parlare? Già, è vero: meglio che si sia colti di sorpresa. Il nemico di Dio ringrazia, mentre il benpensante, per quel che scrivo mi dirà: medico, cura te stesso! In coda rispondo alla mia piissima amica.
Eva, tu sei stata incinta, nell’arco dei nove mesi di gestazione hai avuto i consueti dolori ai quali siamo abituati tutti, ma il dolore del parto è particolare, inconfondibile; normalmente si manifesta al compimento della gestazione. Fuori dalla metafora: per un mondo gravido di peccati non è maturo il tempo del parto?  – A. Dovico-29/05/21

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