GUARDIA DI FINANZA PALERMO: OPERAZIONE “VANISH VAT”. REATI TRIBUTARI E BANCAROTTA


 —  ESEGUITE 5 MISURE CAUTELARI PERSONALI. DISPOSTI SEQUESTRI PER OLTRE 4,4 MILIONI DI EURO.

Su delega della locale Procura della Repubblica, i finanzieri del Comando Provinciale
di Palermo hanno dato esecuzione a un’ordinanza di applicazione di misure cautelari
emessa dal G.I.P. del Tribunale del capoluogo nei confronti di 5 soggetti, di cui:
– 1 destinatario di custodia cautelare in carcere: GAMBINO Francesco (cl. 66);
– 4 sottoposti agli arresti domiciliari: SANZO Francesco Paolo, (cl. 74), LETICIA Eugenio
(cl. 69), TERESI Giuseppe (cl.71), ANELLO Gianpiero (cl.70),
a vario titolo indagati per associazione a delinquere, emissione e utilizzo di fatture false,
omesso versamento di ritenute, indebita compensazione di crediti fiscali inesistenti
e bancarotta fraudolenta.
Con il medesimo provvedimento il G.I.P. ha disposto il sequestro preventivo di somme di
denaro per complessivi € 4.428.929 corrispondente all’ammontare dell’evasione di
imposta accertata.
Le indagini condotte dagli specialisti del Nucleo di Polizia Economico – Finanziaria di
Palermo – Primo Gruppo Tutela Entrate, attraverso verifiche fiscali, intercettazioni
telefoniche e ambientali, hanno permesso di disvelare un complesso meccanismo
fraudolento articolato sulla creazione di una serie di società di comodo asservite a un
gruppo imprenditoriale palermitano operante nel settore del trasporto merci.
Tali società, tutte riconducibili alla regia di GAMBINO Francesco, operando in evasione
d’imposta, negli anni dal 2013 al 2018 hanno prodotto un giro di fatture false per oltre 16
milioni di euro a vantaggio delle uniche due imprese realmente operative – la Gambino
La finalità del meccanismo fraudolento era quella di abbattere illecitamente il reddito
imponibile attraverso la contabilizzazione di costi fittizi, concentrando inoltre sulle società
cartiere tutti gli obblighi contributivi, previdenziali e assistenziali gravanti sul datore di
lavoro.
La gestione dei lavoratori era, infatti, caratterizzata da frenetici passaggi da una società
all’altra, mascherati da dimissioni volontarie ma sostanzialmente imposti dagli indagati.
Lo schema illecito determinava il mancato assolvimento dei rilevanti obblighi fiscali in
materia di I.V.A. e I.Re.S., ma anche l’omesso versamento dei contributi assistenziali e
previdenziali spettanti ai lavoratori.
Inoltre, il sistematico inadempimento dei debiti impositivi cagionava il dissesto
finanziario della Gambino Group s.r.l., una delle principali società coinvolte nel sistema
di frode, dichiarata fallita dal Tribunale di Palermo in data 29.04.2021, che aveva
accumulato un’esposizione verso l’Erario per oltre 22 milioni di euro.
L’operazione eseguita dalla Guardia di Finanza si inserisce nel quadro delle linee
strategiche dell’azione del Corpo, volte a rafforzare l’azione di contrasto ai contesti di
illegalità economico-finanziaria connotati da maggiore gravità, a tutela delle imprese
che invece operano nel rispetto della legge e dei lavoratori, soprattutto nell’attuale fase
di congiuntura economica negativa causata dall’emergenza pandemica.

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