Covid: 6.596 i positivi, 21 le vittime. Il tasso di positività sale al 3%


Sono 6.596 i positivi ai test Covid individuati nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 4.845.

Sono invece 21 le vittime in un giorno (ieri erano state 27). Sono 215.748 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore in Italia. Ieri erano stati 209.719. Il tasso di positività è del 3%, in aumento rispetto al 2,3% di ieri.

Sono 260 i pazienti ricoverati in terapia intensiva per il Covid in Italia, 2 in più rispetto a ieri nel saldo tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri sono stati 14 (ieri erano 26). I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 2.309 (ieri 2.196), 113 in più rispetto a ieri.

Resta intanto fermo al 3%, a livello nazionale, il tasso di occupazione delle terapie intensive da parte dei pazienti affetti da Covid, ma una regione, la Puglia, è in crescita dell’1% rispetto al giorno precedente, mentre Marche, Sicilia e Provincia autonoma di Bolzano vedono un calo del -1%. Nessuna regione supera la soglia di saturazione del 10%, indicata come uno dei nuovi parametri principali per il cambio di colore delle regioni. Ma proprio su questo valore si trova la Sardegna, mentre le altre sono tutte sotto il 4%. E’ quanto mostra il monitoraggio dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas), che confronta i dati del 3 agosto rispetto a quelli del 2.

Questi i valori delle singole regioni: Abruzzo (1%), Basilicata (1%), Calabria (3%), Campania (2%), Emilia Romagna (3%), Friuli Venezia Giulia (2%), Lazio (5%), Liguria (6%), Lombardia (2%), Marche (2%, con -1%), Molise (3%), Bolzano (2%, con -1%), Trento (1%), Piemonte (1%), Puglia (3%, con +1%), Sardegna (10%), Sicilia (4%, con il -1%), Toscana (4%), Umbria (2%), Valle d’Aosta (0%) e Veneto (2%).

Resta stabile al 4%, a livello nazionale, l’occupazione dei posti letto da parte di pazienti affetti da Covid-19 nei reparti ospedalieri, ma 4 regioni vedono un aumento giornaliero dell’1%, ovvero Friuli Venezia Giulia (che sale a quota 2%), Lazio (che sale al 6%), Lombardia (sale al 4%), Puglia (che arriva al 3%); mentre l’Umbria segna il -1%. E’ quanto mostra il monitoraggio dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas), che confronta i dati del 3 agosto rispetto a quelli del 2. Sono le regioni del Centro Sud quelle che vedono in questo periodo un maggior peso nei reparti ordinari di malattie infettive, medicina interna e pneumologia: in particolare la Sicilia, con un tasso di occupazione dell’11%, seguita da Calabria (9%), Basilicata, Calabria, Campania e Lazio (6%). Nessuna però supera la soglia di saturazione del 15%, indicata come uno dei nuovi parametri principali per il cambio di colore delle regioni e l’introduzioni delle conseguenti maggiori restrizioni. Per i ricoveri Covid in area medica ‘non critica’, questa nel dettaglio, la situazione regione per regione: Abruzzo (3%), Basilicata (6%), Calabria (9%), Campania (6%), Emilia Romagna (4%), Friuli Venezia Giulia (2%, con il +1%), Lazio (6%, con +1%), Liguria (2%), Lombardia (4%, con +1%), Marche (3%), Molise (1%), Bolzano (2%), Trento (2%), Piemonte (1%), Puglia (3%), Sardegna (5%), Sicilia (11%), Toscana (3%), Umbria (2%, con il -1%), Valle d’Aosta (4%, con il +1%) e Veneto (2%).

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