Istat vede Pil al +2,8% nel 2022 ma elevati rischi al ribasso


“Le prospettive per i prossimi mesi sono caratterizzate da elevati rischi al ribasso quali ulteriori incrementi nel sistema dei prezzi, una flessione del commercio internazionale e l’aumento dei tassi di interesse”, puntualizza l’Istat, aggiungendo che “anche le aspettative di famiglie e imprese potrebbero subire un significativo peggioramento”. La stima del Governo nel Def di aprile era per quest’anno di un Pil a +3,1%.
Sul fronte inflazione, “la crescita è attesa proseguire nei prossimi mesi per poi attenuarsi, anche se con tempi e intensità ancora incerti”, rileva l’Istituto di statistica, spiegando che nella media del 2022 il tasso di variazione del deflatore della spesa delle famiglie è previsto crescere (+5,8% da +1,7% nel 2021) mentre il deflatore del Pil segnerà un +3,4% (+0,5% nel 2021). “Nell’ipotesi che le pressioni al rialzo dei prezzi delle materie prime siano contenute e in presenza di una stabilizzazione del petrolio e del cambio, nel prossimo anno l’inflazione è attesa in parziale decelerazione”, aggiunge l’Istat.

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