Riflettere per riflettersi


Foto: Sabrina Gonzatto —

Salvino Cavallaro –  Il 25 novembre 2017 è la giornata mondiale contro la violenza sulle donne. Una no stop di eventi di sensibilizzazione sociale che si concluderanno il 10 dicembre 2017. 16 giorni intensi che vogliono significare a livello internazionale che la violenza alle donne è una vera e propria violazione contro i diritti umani. Ma già venerdì 24 novembre alle ore 10 presso l’Aula Magna dell’Università ECampus di Corso Duca Degli Abruzzi 3 a Torino, la D.ssa Sabrina Gonzatto – Responsabile delle Pubbliche Relazioni Esterne – ha organizzato un evento culturale su questo particolare tema. Si chiama “RIFLETTERSI”, l’incontro con docenti professioniste, studentesse e studenti che dialogheranno insieme per cercare di “Riflettersi” allo specchio sul problema che è tra i più incivili del nostro mondo. Della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, ne parleranno anche l’attrice Carlotta Micol De Palma e la psicologa Manuela Vecera, che saranno presenti all’evento culturale. Almeno una donna su tre nel mondo ha subito una qualche forma di violenza nella propria vita: a casa, a lavoro, a scuola, in strada. La campagna UNITE dell’ONU, quest’anno si concentra sul tema: “Nessuno deve essere lasciato indietro. Poniamo fine alla violenza contro le donne e le ragazze”, a partire tra quelle più fragili e vulnerabili che ci sono tra i rifugiati, i migranti, le minoranze, i popoli indigeni e le popolazioni colpite da conflitti e disastri naturali. Una sorta di mobilitazione sociale che investe il mondo su un qualcosa che ci appartiene, che ci fa sentire responsabili di quella cultura della violenza sulle donne che oggi più che mai ha raggiunto livelli di guardia preoccupanti. Statistiche di atroci uccisioni e raccapriccianti violenze sulle donne fanno riflettere come tutto ciò stia quasi diventando un fatto di cronaca che non fa più notizia. E’ davvero preoccupante che il mondo sia tentato di non reagire al femminicidio, ed è per questo che i 16 giorni dedicati a questo gravissimo problema sociale hanno l’intento di avere una cassa di risonanza capace di entrare nelle coscienze di tutti. Dunque, ben venga questa unione di intenti che coinvolge tutto il mondo e anche la nostra Italia, da Aosta all’isola di Pantelleria insieme alle donne per rivendicare ingiustizie e incivili violazioni contro i diritti umani. Riflettersi è come guardarsi dentro!

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