FOTO: Chiellini Barzagli —
Salvino Cavallaro – Se la batosta subita dalla Juventus in Champions League ad opera del Real Madrid è servita ad accendere la luce sugli eterni limiti europei della Vecchia Signora d’Italia, allora i tifosi possono dire amaramente: “Tutto il male non viene per nuocere”. Sì, perché adesso la Juve che ha toccato con mano i propri limiti europei mascherati per troppi anni sottoforma di eterna sfortuna, ha capito che è ora di cambiare e di rinnovarsi. Buffon, Barzagli, Chiellini, e cioè lo zoccolo duro che per tanti anni hanno formato l’imbattibile difesa bianconera, adesso sono al capolinea di una pur luminosa carriera. De Sciglio (giocatore troppo limitato per giocare in una Juve europea) Lichtsteiner, Sturaro, Asamoah (interessa l’Inter) Khedira, Alex Sandro, Mandzukic, (tre dal passo troppo lento per il calcio europeo) sono in partenza e lasciano l’eredità a chi all’interno della rosa della Juve di Allegri è sempre stato in bilico tra il ruolo di titolare e riserva. Infatti, ci sembra ormai arrivata l’ora di affidarsi definitivamente, ai Bernardeschi, ai Rugani, Szcesny, Douglas Costa, Pjaca (ritorno dal prestito) Howedes, Bentancur, Benatia, Matuidi, Higuain, Dybala, Pjanic e anche Marchisio (a nostro avviso messo da parte troppo presto) pensando di sostituire quelle mezze figure con costosi campioni capaci di essere all’altezza del calcio da Champions. E’ ormai da troppi anni che la Juventus arriva ai quarti di finale, poi alle semifinali e alle finali, senza mai raggiungere e agguantare quella Coppa dalle Grandi Orecchie che significherebbe scalare posizioni nel calcio europeo che conta. Sostanzialmente il motivo è dato sempre da una rosa costruita da campioni che più che altro sono adatti a primeggiare nel calcio di casa nostra. E così la Juve vince scudetti a ripetizione e Coppe Italia, illudendosi pure di potere coronare con il grande slam, stagioni da scrivere nella sua già gloriosa storia. Ma c’è da considerare che certi giocatori, pur essendo dei campioni meritevoli di giocare nella Juve, non sempre raggiungono il livello più alto nel saper competere a livello tecnico, atletico e mentale, con quel calcio europeo di alto rango, capace di competere con le stelle del football. E’ un fatto di cultura, di mentalità e anche di investimenti che la Juve deve fare per sistemare una squadra capace di essere in grado di competere ad alti livelli. Altrimenti la Juventus in Champions non supererà mai l’ostacolo dei quarti, delle semifinali e neanche delle eventuali finali. E’ questione di avere le idee chiare, anche perché Agnelli, Paratici e Nedwed, non possono costruire squadre con qualche campione,qualche giocatore “normale” adatto al Campionato e non alla Champions. Quindi, pensiamo che questa scoppola sconfortante subita dal Real Madrid, sia salutare per una Juve che adesso deve riflettere se continuare a vincere scudetti o attrezzarsi di fatto per acquistare calciatori che già sono campioni in Europa. Adesso che la Juventus è padrona a Torino del suo Stadio, di diversi terreni e fabbricati, è arrivata l’ora di investire di più per la squadra.