Comando Interregionale Carabinieri “Culqualber”, primo soccorso


Il 05 marzo 2019, nel corso della mattinata, in Messina presso il Comando Interregionale Carabinieri Culqualber si è svolto un corso avanzato “basic life support and defibrillation”, con l’utilizzo di defibrillatori semiautomatici, per il soccorso in favore di persone colte da arresto cardiaco, sia in età adulta sia in età pediatrica, al quale hanno preso parte circa 40 militari dell’Arma in servizio nella città di Messina presso il Nucleo Radiomobile Carabinieri e le Stazioni Carabinieri di Messina Principale, Arcivescovado, Giostra, Camaro, Ganzirri, Tremestieri, Faro Superiore, Gazzi, Bordonaro, Giampilieri, Castanea e Santo Stefano Medio.

L’iniziativa, condivisa dal Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri che per la circostanza ha fatto intervenire personale istruttore della propria Direzione di Sanità e disposto il concorso di ulteriori istruttori in servizio presso l’Infermeria Presidiaria di Messina, è stata fortemente voluta dal Gen. C.A. Luigi Robusto, Comandante Interregionale.

La stessa segue la presentazione, avvenuta recentemente presso la sede dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Messina, da parte del Prof. Renato Accorinti, già Sindaco della Città Metropolitana di Messina, del progetto di Messina “Città Cardioprotetta”, con la donazione alla cittadinanza di alcuni defibrillatori, da collocare in più punti della città, ritenuti sensibili per la presenza di sedi istituzionali e il frequente passaggio di una moltitudine di persone e da installare anche nei pressi di alcune caserme dell’Arma, come già avvenuto presso le Stazioni Carabinieri di Arcivescovado e Giostra, con l’obiettivo di salvaguardare i cittadini – qualora colti da arresto cardiaco – consentendo di intervenire in pochi minuti nelle pratiche salvavita.

Nel corso della presentazione del progetto “Città Cardioprotetta”, era stato altresì auspicato che possa seguire presto una proposta di legge che renda obbligatoria la presenza dei defibrillatori in tutti i luoghi pubblici e negli istituti scolastici, con il coinvolgimento anche delle strutture sanitarie, ordini professionali, associazioni di categoria e operatori economici della città, con lo scopo di formare dei volontari per l’utilizzo del dispositivo.

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