MILAZZO, I 162 CONTRATTISTI DEL COMUNE HANNO OTTENUTO UN ALTRO ANNO DI PROROGA FINO AL 31 DICEMBRE 2020 IN ATTESA DELLA STABILIZZAZIONE. A BARCELLONA P.G. INVECE I 153 PRECARI HANNO FIRMATO IL CONTRATTO A TEMPO INDETERMINATO


A Milazzo però i problemi notevoli legati alla mancata approvazione dei bilanci, son tanti, non hanno consentito di fare altro (la solita proroga di 1 anno) nella speranza che nei primi mesi del  2020 si addivenga alla definizione degli strumenti contabili mancanti che sin qui hanno quasi paralizzato l’attività comunale. Da ns. informazioni (che del resto sono ormai di dominio pubblico) i problemi sono connessi a quanto dichiarato dal Ragioniere generale dello Stato ispezionando i conti del Comune di Milazzo nel 2013, definiti caotici e indecifrabili. Cosa ribadita successivamente dalla Corte dei conti. Insomma, la questione dei ritardi accumulati nella stesura dei bilanci è da ricercarsi nelle motivazioni delle suddette Istituzioni; poi, da quelle relazioni, la magistratura avrebbe esperito indagini che non si sa a che conclusioni siano approdate, che avrebbero ibernato proprio i bilanci del 2014 e 2015 per oltre 3 anni. Inoltre, la mancanza di figure apicali di ragioneria al Comune di Milazzo ha chiuso il quadro. E siamo arrivati a questo punto: una situazione davvero incredibile.

 

 

Nei due più grossi Comuni della Provincia di Messina, Milazzo e Barcellona P.G., in questi ultimi giorni dell’anno si registrano due notizie diverse. A Milazzo, Città in dissesto economico-finanziario e con i conti ancora da approvare (tanti) per una situazione di disordine amministrativo (definito caos dalla Corte dei conti) che risale alla precedente amministrazione 2010/2015 (con precisione ai rendiconti del 2014 e 2015 approvati solo dopo oltre 3 anni dal subentro dell’attuale amministrazione), i 162 contrattisti hanno ottenuto l’ennesima proroga di un anno in attesa della stabilizzazione; a Barcellona P.G. invece i precari hanno finalmente firmato la tanto sospirata stabilizzazione proprio perchè il Comune non è in dissesto come Milazzo e i bilanci sono pressocchè regolari. I due più grossi Comuni della Provincia di Messina tra l’altro sono accomunati dal fatto che tra circa 5 mesi (lo deciderà la Regione) i cittadini saranno chiamati al voto per rinnovare le rispettive amministrazioni e i vari partiti sono già in fibrillazione con la campagna elettorale praticamente iniziata.

Per Milazzo l’altra notizia, oltre alla proroga, è quella che si riferisce al “piano di fabbisogno del personale” che apre alle assunzioni di tutti i contrattisti. Un percorso che l’Amministrazione in carica conta di definire entro i primi mesi del prossimo anno, fatto collegato ovviamente all’approvazione dei bilanci ancora mancanti per i quali i pochi tecnici rimasti al Comune e gli uffici addetti stanno lavorando.

C’è da dire che al Comune di Milazzo mancano contabili, tecnici, assistenti sociali, operai, vigili urbani e un dirigente la cui mancanza compromette fortemente il buon funzionamento del Comune.

Per ciò che riguarda il fabbisogno di personale per il 2017/2019, il decreto del Ministero dell’Interno prevede il rapporto 1/146 (1 dipendente a tempo indeterminato su 146 abitanti negli Enti in dissesto e con popolazione da 20 a 60 mila abitanti). Milazzo in atto è nel rapporto 1/288 molto al di sotto di quanto previsto a livello ministeriale.

Dalle suddette considerazione quindi c’è ampio margine per consentire alla Città di adeguare dovutamente la propria dotazione di personale, con particolare riferimento alle figure professionali mancanti che hanno rappresentato una grossa palla al piede per l’Amministrazione uscente la quale nel prossimo anno dovrà fare i conti con ulteriori pensionamenti per raggiunti limiti di età e/o di servizio.

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