OPERAZIONE FAKE MAYOR


—  EX-AMMINISTRATORE PUBBLICO INDAGATO PER TRUFFA, PECULATO, FALSITA’ IN TESTAMENTO OLOGRAFO, TURBATA LIBERTA’ DEGLI INCANTI, ISTIGAZIONE ALLA CORRUZIONE E CIRCONVENZIONE D’INCAPACE. 2 PERSONE INDAGATE, ESEGUITE 2 MISURE CAUTELARI PERSONALI E SEQUESTRATI BENI PER OLTRE 1 MILIONE DI EURO.

 

 

Militari del Comando Provinciale di Lodi stanno eseguendo un’ordinanza che applica misure personali e reali nei confronti di un ex amministratore pubblico del Comune di S. Stefano Lodigiano e di altra persona indagata. Le indagini, svolte dal Gruppo di Lodi, sotto la direzione della locale Procura della Repubblica, hanno permesso di far luce su gravi episodi di truffa, per il periodo dal 2004 al 2019, da parte dell’indagato principale che ha falsificato la firma del segretario comunale al fine di ottenere indebiti rimborsi riferibili ai permessi amministrativi concessi dalla società di cui è dipendente per svolgere le sue mansioni di amministratore pubblico in seno a giunte e consigli comunali mai tenutisi. Inoltre, nel 2018, avendo la tutela provvisoria di una sua concittadina ne ha falsificato il testamento olografo consentendo al Comune di ereditare tutti i beni mobili ed immobili per un valore complessivo di 1 milione di euro; successivamente, a seguito dell’impugnazione del testamento da parte dei congiunti ha sollecitato gli stessi a rinunciare all’azione civile di accertamento dell’autenticità, offrendogli la cessione di alcuni terreni di proprietà dell’asse ereditario non ancora alienati dal Comune ad un prezzo di molto inferiore a quello di mercato promettendogli, peraltro, di restituirgli la somma pagata per l’acquisto, in contanti. L’indagato, durante uno dei suoi mandati di amministratore ha gestito una licitazione privata del Comune alterandone il funzionamento, permettendo ad uno dei partecipanti di rimodulare le proprie offerte in modo da aggiudicarsi i beni all’asta al prezzo più conveniente, a scapito degli altri concorrenti e dello stesso Comune. Infine, in un’occasione le indagini hanno permesso di riscontrare che una persona anziana affetta da parziale infermità psichica è stata indotta a formare un testamento olografo nel quale gli indagati erano costituiti eredi del patrimonio mobiliare ed immobiliare. Alla luce delle evidenze probatorie emerse il Giudice per le indagini preliminari di Lodi, su richiesta della locale Procura della Repubblica, ha disposto per M.L. (classe 1968) gli arresti domiciliari mentre per R. F. (classe 1950) l’obbligo di presentazione alla p.g. nonché il sequestro preventivo finalizzato alla confisca, anche per equivalente, di euro 39.262,57 in relazione ai reati di truffa e peculato e di euro 292.793,77 e di n. 12 immobili, ad oggi di proprietà del Comune di Santo Stefano Lodigiano, costituenti il profitto del reato di falso testamento olografo.

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