Controlli della Polizia Stradale in tutta Italia. Nel fine settimana ritirate 241 patenti e tolti 16.392 punti


Ancora un fine settimana di intenso lavoro per le pattuglie della Stradale che, su input della Direzione Centrale delle Specialità della Polizia di Stato, hanno monitorato le tratte autostradali e le vie di grande comunicazione, in particolare quelle che conducono ai luoghi maggiormente frequentati di notte, al fine di individuare i conducenti di veicoli poco virtuosi che, con le loro scellerate condotte di guida, rappresentano sulle strade un pericolo per sé e per gli altri.

Nel dispositivo sono stati impiegati 33.385 equipaggi, supportati da velivoli messi a disposizione del Servizio Aereo del Dipartimento P.S, che hanno proceduto a ritirare 241 patenti e a defalcare 16.392 punti. I controlli hanno interessato 16.201 persone e 14.336 veicoli, con 11.239 infrazioni accertate, 80 conducenti risultati positivi all’etilometro e 7 al consumo di droghe. A 1.300 automobilisti che correvano troppo sarà contestata la velocità eccessiva, mentre 975 erano senza cinture e 408 con il telefonino in mano.

L’attività non si è limitata alla sicurezza della circolazione, tant’è che gli investigatori schierati in campo hanno arrestato 6 persone tra spacciatori, ladri e furfanti vari, denunciandone a piede libero 71 e sequestrando in tutto, per violazioni amministrative o penali, 41 veicoli.

Sul raccordo autostradale Perugia /Bettolle, gli agenti della  Sezione di Perugia hanno salvato  una ragazza minorenne caduta dalla superstrada ai piedi di  una scarpata, in mezzo ad una fitta vegetazione. La ragazza era riuscita a contattare il 113, riferendo di non riuscire ad orientarsi a causa del  buio e di seri problemi alla vista. Il continuo contatto che la giovane ha mantenuto con l’operatore del 113, ha permesso ai poliziotti  di individuarla e recuperarla dal dirupo. La 15enne, di nome Yasmine era infreddolita e impaurita ed  aveva riportato diverse escoriazioni per la  caduta. La ragazza  è stata poi affidata alle cure degli operatori del 118 e successivamente riaffidata al padre.

Un’auto con a bordo una donna e un uomo sprovvisti di documenti ha insospettito i poliziotti della  Stradale di Prato. I due, di origini albanesi, hanno fornito le proprie generalità, ma gli agenti, non convinti, li hanno accompagnati in  Questura per l’identificazione: dalle impronte è saltato  fuori che l’uomo era una vecchia conoscenza delle forze dell’ordine, con molti precedenti per stupefacenti e reati contro il patrimonio e la persona e, come se non bastasse era pure ricercato, visto che aveva da scontare altri 4 anni di detenzione  perché era uscito dal carcere in permesso premio e mai più rientrato, rendendosi irreperibile.

L’uomo, denunciato per aver dato un nome falso e perché in macchina aveva circa 70 gr di cocaina, è stato arrestato e condotto in carcere dove sconterà, oltre alla pena residua, anche quella conseguente alla condanna per il reato di evasione.

Un anziano di Civita Nova Marche , allontanatosi da casa il giorno prima, aveva contattato i suoi familiari dicendo di avere il telefono scarico e di non sapere dove si trovava. Gli agenti della Polizia Stradale di San Marcello, lo hanno ritrovato nei pressi un distributore a Pontepetri (PT), disorientato e in stato confusionale. I poliziotti  gli hanno chiesto cosa facesse lì, ma l’uomo ricordava solo  il suo nome e non riusciva a dire altro, se non che voleva tornare a casa, senza però sapere indicare in che direzione fosse. Veniva allora accompagnato negli uffici della Stradale di Pistoia, dove i familiari che avevano lanciato l’allarme lo aspettavano per  riabbracciarlo.

Nel corso di un controllo una  pattuglia della Polizia Stradale di Treviso e una Volante della Questura hanno fermato un uomo a bordo di un ciclomotore a quattro ruote nei pressi di uno sportello bancomat. L’uomo di origine albanese, aveva numerosi precedenti di Polizia per reati contro il patrimonio. I poliziotti hanno perquisito il mezzo, trovando  all’interno una pistola semiautomatica sprovvista di munizioni, cacciaviti, un martello e un punteruolo solitamente utilizzato per infrangere i vetri.

L’uomo è stato  assicurato alla giustizia, con notifica del divieto di ritorno nel comune di Treviso.

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