Gdf Genova: eseguite 6 misure cautelari nei confronti di ex top e attuali manager di Autostrade per l’Italia Spa. I reati: attentato alla sicurezza dei trasporti e frode in pubbliche forniture


 

Da questa mattina militari della Guardia di Finanza di Genova, coordinati
della locale Procura della Repubblica (Proc. Aggiunto Paolo D’Ovidio e Dott.
Walter Cotugno), stanno eseguendo un’ordinanza applicativa di misure
cautelari, nei confronti di tre ex top manager e tre attuali dirigenti della
Società Autostrade per l’Italia s.p.a.
In particolare, si tratta di tre arresti domiciliari e tre misure interdittive.
L’indagine, avviata un anno fa a seguito dell’analisi della documentazione
informatica e cartacea acquisita nell’inchiesta principale legata al crollo del
Ponte Morandi, è relativa alle criticità – in termini di sicurezza – delle barriere
fonoassorbenti, del tipo integrate modello “INTEGAUTOS”, montate sulla rete
autostradale.
L’analisi della documentazione informatica e cartacea acquisita, le indagini
tecniche effettuate, l’assunzione di plurime testimonianze hanno portato a
raccogliere numerosi e gravi elementi indiziari e fonti di prova in capo ai
soggetti colpiti da misura, in ordine alla:
 consapevolezza della difettosità delle barriere e del potenziale pericolo
per la sicurezza stradale, con rischio cedimento nelle giornate di forte
vento (fatti peraltro realmente avvenuti nel corso del 2016 e 2017 sulla
rete autostradale genovese); in particolare, è emersa la
consapevolezza di difetti progettuali e di sottostima dell’azione del
vento, nonché dell’utilizzo di alcuni materiali per l’ancoraggio a terra
non conformi alle certificazioni europee e scarsamente performanti;
 volontà di non procedere a lavori di sostituzione e messa in sicurezza
adeguati, eludendo tale obbligo con alcuni accorgimenti temporanei
non idonei e non risolutivi;
 frode nei confronti dello Stato, per non aver adeguato la rete da un
punto di vista acustico (così come previsto dalla Convenzione tra
Autostrade e lo Stato) e di gestione in sicurezza della stessa,
occultando l’inidoneità e pericolosità delle barriere, senza alcuna
comunicazione – obbligatoria – all’organo di vigilanza (Ministero delle
Infrastrutture e dei Trasporti).
Stante il grave quadro indiziario emerso dalle indagini, il Giudice per le
Indagini Preliminari, su richiesta della Procura della Repubblica di Genova,
ha emesso l’odierna ordinanza applicativa di misure cautelari personali.

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