“Furbetti” dei vaccini in Sicilia, Calabria e altrove; ora si muove anche Morra, Presidente dell’Antimafia (e cosa c’entra?). Di “furbetti” però in Italia ve ne sono in ogni settore. Ma non siamo certo un popolo di mafiosi  


  —A Cura di Giuseppe Stella.

 

Furbetti di qua, furbetti di là: quelli del “cartellino”, della “sanità”, del “precari” che sono zavorra, del “reddito di cittadinanza”, del “lavoro nero” e chi più ne ha più ne metta…E Morra, antimafia, vuole “marchiare” tutti con l’alone della mafiosità congenita? Speriamo proprio di no perché in tal modo non farebbe un bel servizio al Paese, ma lo denigrerebbe agli occhi del mondo intero.

Perchè allora tutti gli italiani lo sono, in quanto non vi è settore, dalla Scuola alla Magistratura, dai Giudici ai Medici per finire alle più piccole e umili categorie (c’è anche la mafia dei poveri e dei barboni): ognuno ha il proprio scheletro nell’armadio e questo è fatto scontato e ognuno ai suoi peccatucci nascosti, persino tra le forze dell’Ordine e tra enti morali o religiosi (in Vaticano c’è una corruzione senza limiti).

Scrive Morra: “Insieme al collega Paolo Lattanzio – coordinatore in Commissione antimafia del Comitato sulla prevenzione e repressione delle attività predatorie della criminalità organizzata durante l’emergenza sanitaria, avanzeremo richiesta degli elenchi dei nominativi vaccinati ricadenti nella categoria “altro”, che in Sicilia, Calabria, Campania e Valle d’Aosta risultano avere numeri ben maggiori rispetto alla media nazionale.

Anche la Commissione regionale Anti-‘Ndrangheta della Regione Calabria si è riunita per discutere in merito alle metodologie utilizzate per la somministrazione di siero ad altre categorie; in Regione si è provato a capire se, dietro le circa 85 mila vaccinazione ascritte alla categoria ‘altro’, si possano nascondere persone non aventi diritto.

Auspichiamo massima collaborazione nella trasmissione dei dati alla Commissione antimafia da parte delle Istituzioni competenti al fine di fugare ogni dubbio sul rispetto delle priorità di vaccinazione.

Purtroppo, i cittadini continuano a soffrire a causa dei disservizi delle ASP in tante parti d’Italia, c’è quindi necessità di offrire risposte concrete a chi denuncia disservizi, anche per mancanza di vaccini, pertanto la Commissione studierà il caso ormai molto diffuso”.

 

Mi pare che, con questa ultima presa di posizione e uscita di Morra (non nuovo a certi interventi che fanno discutere alquanto) siamo giunti ad un punto di non ritorno: cosa c’entri qui l’antimafia con i “furbetti” (di tutti i settori indicati però), lo sa solo Dio. Tutti sanno invece che il problema è, in primis, di costume (certi comportamenti o atti) e poi chiaramente politico-organizzativo. E riguarda le incertezze della situazione generale di paura che si è diffusissima  a causa di Comuni, Province, Regioni e…Stato (in particolare), che viaggiano ciascuno per conto proprio e si rimbalzano la palla delle responsabilità a vicenda.

 

 

Il problema è esteso un po’ a tutte le Regioni: Piemonte, Valle d’Aosta, Umbria, Puglia ecc…; le varie Procure del Paese stanno per capire bene come vanno certe le cose, ma da incriminare, a nostro parere, è la politica, che ormai e da tempo ha perso la bussola ed è stata presa dal panico di una pandemia incontrollabile. E il popolo italiano ne è lo specchio. Chi vuole criminalizzare i cittadini per questo vuol dire solo che non solo non è un buon politico ma è semplicemente uno che vive fuori dal mondo.

E gli italiani andrebbero invece trattati sempre con ogni rispetto perché sono loro che sinora hanno fatto grande il Paese (nel bene e nel male) sin dalle antichissime origini della “Magna Grecia” e ancor prima…

 

Il faro dell’Antimafia è un’ulteriore gaffe del suo Presidente? Visto che ha richiesto persino gli elenchi dei nominativi dei vaccinati in Sicilia, Calabria, Campania e Valle d’Aosta, dove il numero degli iscritti nella categoria «altro» è ben oltre la media nazionale. Ma è normale e legittimo tutto questo?

 

Ma anche Draghi ce l’ha «Con che coscienza della gente che salta la lista sapendo che lascia esposto a rischio concreto di morte persone over 75 o persone fragili».

 

E poi raffica di avvisi di garanzia che  finiranno certamente in una bolla di sapone perché coi Tribunali già di suo intasati la giustizia sarebbe letteralmente messa in ginocchio (già lo è ora).

 

Si parla di dirigenti, avvocati, commercialisti, commissari Asl, direttori sanitari e amministrativi vari, sempre delle Asl: tutti accusati di essersi fatti vaccinare a inizio gennaio, quando la campagna riguardava soltanto i sanitari.

 

Noi riteniamo che la colpa sia della politica nel suo contesto locale e nazionale, dunque dello Stato: ma si può processare lo Stato? E si possono processare tutti gli italiani che fanno abusi di ogni genere in tutti i settori?

Qui si sta giocando con la paura della gente, con i dubbi e le incertezze dei nostri dirigenti politici che decidono e non decidono niente, ma soprattutto coi dubbi indotti dei cittadini che a un certo punto sono spinti a far da sé. Ma la maggiore colpa noi crediamo sia dovuta al terrore diffuso a piene mani dai mezzi di informazione che informano, ma di fatto disinformano, perché in televisione e anche sui giornali, ognuno, compreso scienziati, filosofi e studiosi, dice la sua.

 

Se le cose sono andate così è per il fatto che non c’è stata alcuna chiarezza, anche per via delle dosi del vaccino che non si sapeva e non si sa ancora se arrivava o non arrivava…

E sino ad oggi non se ne capisce ancora un bel niente, nonostante dichiarazioni rassicuranti… ma non troppo. La gente è del tutto sfiduciata, presa dal terrore (anche per il lavoro che svolge spesso in settori più a rischio).

 

Ma nella stessa inchiesta ci sarebbe anche un secondo filone che riguarda altre categorie di soggetti che avrebbero ottenuto i vaccini prima del loro turno.

 

Presi di mira sono anche coloro che si occupano dei familiari ammalati e/o che convivono con le persone estremamente fragili (ne hanno i requisiti?). E anche se non li avessero lo Stato in alternativa cosa farebbe? Un bel nulla.

Il deputato di Italia Viva, Gennaro Migliore, però a questo punto s’incazza: – “Si rende conto, il Presidente Morra che ciò che va chiedendo (gli elenchi) sono dati sensibili? E poi, cosa c’entra la commissione Antimafia? Quello che abbiamo sostenuto sopra in questo servizio. Mi pare che dopo quest’ultima sparata del Presidente ci sia abbastanza margine per chiedere una Commissione d’inchiesta sul suo operato e sull’attendibilità della funzione che dovrebbe svolgere. Le mafie, che sono ben vive e vegete come sempre nei secoli (e non solo in Italia), vanno cercate altrove e lui lo sa benissimo…, ma sa pure che sono invincibili e non facilmente sradicabili…, proprio come la gramigna.

 

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