Walter Borgognoni, cuore granata e passione per il giornalismo


In questo tempo così strano, così difficile dal punto di vista della mancata sicurezza e programmazione del futuro, ci sono spaccati di improvvisa passione che forse sono sconosciuti persino a noi stessi. Walter Borgognoni da Vinovo in provincia di Torino, sposato e padre di due figli super granata, (Mattia, giovane portiere di belle speranze e poi Bianca, un peperino di bimba sveglia e intelligente che vedremmo bene come futura critica d’arte) è l’esempio eclatante di quanto questo tenebroso tempo del vivere, possa suggerire strade nuove da seguire con passione. Tifoso del Torino fino a considerarsi matto da legare, sta tuttavia scoprendo lentamente la passione per un giornalismo sportivo più ampio nella sua oggettività di pensiero. Meno tifoso e più concretamente opinionista di un calcio che spesso delude ma è sempre pronto a ridarti quelle emozioni tipiche di un gol, di un pallone che entra e gonfia la rete. Poi, se tutto questo è stato fatto da un calciatore che appartiene alla tua squadra del cuore, ecco che tutto si eleva alla massima potenza. Sentimenti, passione che si snodano tra delusioni per una sconfitta e grande gioia per una vittoria. Tutte cose che Walter sente dentro come qualcosa che nasce con lui, che ricordano il suo passato di portiere nelle giovanili del suo Toro, di quel Toro in cui giocavano i giovani Zago e Lentini che poi hanno assaporato il magico mondo del professionismo. Cosa che non è riuscita a Walter per destino o chissà, forse anche per quel fato che sembra delineato in un disegno che pensiamo vada oltre noi stessi. E anche se quel sogno, prima tanto desiderato e poi disilluso da un infortunio al ginocchio che non ha cambiato in Walter quella passione sportiva che semmai si è persino acuita, ha sollecitato in lui la voglia di riscatto nel proiettarsi in mille altri interessi, come ad esempio il suo interessarsi alla politica di Vinovo, al sociale e al suo lavoro che interpreta con molto senso dell’appartenenza. Sì, perché Walter in tutto quello che fa ci mette la passione di buon piemontese di razza, tipico di chi si accosta con discrezione alle cose ma poi tira fuori il meglio di sé. Come ad esempio l’idea di fondare nella vicina Candiolo (TO) una scuola calcio riservata ai portieri. In tutto questo c’è forse tutto il ricordo di ciò che avrebbe voluto essere e non è stato. Ma non lo vive con rimpianto Walter, tutt’altro, perché adesso sogna questa speranza in suo figlio Mattia e in tanti altri giovani che si accostano con passione al ruolo di portiere di calcio. Storie, narrazioni, sogni realizzati e altri no, percorsi di vita e di persone come tante, come chi crede comunque che intraprendere la strada dell’entusiasmo in tutto ciò che si fa è l’unica vera forza per riuscire. Nulla arriva dal nulla, bisogna sempre metterci passione e voglia di crederci; questo Walter lo sa bene e lo sta insegnando ai suoi figli con l’aiuto di Francesca, sua moglie Prof. che nella vita svolge l’attività di insegnante in una Scuola Superiore. Walter Borgognoni, vita personale e passione granata che s’interseca al suo scrivere di calcio e tanto altro, su quel FB che è social e ti dà modo di condividere opinioni con tanti amici, conoscenti e anche tanti sconosciuti che danno vita a ciò che fai.

Salvino Cavallaro               

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