Pisa, simulando la qualità di appartenenti alla Finanza quattro italiani, tra cui una donna, depredavano gli ignari cittadini. Arrestati


La Polizia di Stato di Pisa ha arrestato quattro italiani, tre uomini ed una donna, tutti residenti a Torino,  presso la barriera autostradale di Carmagnola (TO) dopo che gli stessi avevano messo a punto un piano delittuoso ai danni di una coppia di coniugi residenti in Sanremo. La banda simulando la qualità di appartenenti alla Guardia di Finanza, nelle prime ore del mattino del 19 gennaio 2017, si è introdotta presso un’abitazione privata della cittadina ligure adducendo di dover effettuare una verifica fiscale e presentando un falso verbale di perquisizione. Dopo aver espletato la “perquisizione” i malviventi hanno portato via un ingente valore fra gioielli, orologi, monete in oro e denaro. Organizzato il piano criminale, l’intera banda si è diretta dal capoluogo piemontese alla costa ligure, precisamente a Sanremo, ove nelle prime ore del mattino portavano a compimento quanto pianificato. Gli investigatori della Squadra Mobile di Pisa, coadiuvati da personale dell’omologo Ufficio investigativo di Torino ed Imperia, non perdevano di vista i malfattori che, sempre con estrema cautela, si apprestavano a lasciare la costa ligure alla volta di Torino. Appena effettuato il colpo, i poliziotti procedevano ad un pedinamento discreto, adottando tutte le cautele del caso, dei malviventi. Mentre la vettura con a bordo i malfattori era seguita da personale delle Squadre Mobili di Pisa e di Torino, prezioso è stato l’apporto dell’omologo Ufficio ligure che, nel frangente, su input della Squadra Mobile pisana, si attivava al fine di reperire informazioni sul territorio di eventuali “perquisizioni” effettuate dai falsi finanzieri. Solo dopo aver appreso del colpo consumato, la vettura monitorata veniva fermata alla barriera di Carmagnola (TO). A bordo della stessa vi erano i 4 autori del furto aggravato commesso poco prima e tutta la refurtiva trafugata ai coniugi sanremesi. Si tratta di una banda ben organizzata che aveva nella sua disponibilità pettorine, cappelli, palette, tessere di riconoscimento, verbali di perquisizione e sequestro, lampeggianti e manette, il tutto riconducibile alla Guardia di Finanza.   Tra gli arrestati un ex militare, tiratore scelto, al suo attivo a un curriculum di tutto rispetto, di alto profilo criminale: tentato omicidio, rapina, detenzione illegale di armi.

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