Decreto Agea, Cia Sicilia Orientale. Giuseppe Di Silvestro, e Graziano Scardino “Ultimo decreto del Governo nazionale uscente, ennesimo scacco alla categoria”


Catania, 18 maggio  2018 – “L’ultimo atto del Governo nazionale uscente che partorisce un mortificante decreto sulla riorganizzazione dell’Ente pagatore Agea, è l’ennesimo scacco alla categoria. Una norma inopportuna nei tempi di approvazione e inefficace in termini di effetti reali sul settore”. Lo dichiarano Giuseppe Di Silvestro, presidente Cia Sicilia Orientale e Graziano  Scardino, responsabile regionale dei rapporti con l’agenzia Agea.

“La Conferenza Stato Regioni non aveva licenziato il testo proprio perché non tutte le rappresentanze regionali erano d’accordo – aggiungono –  ci sorprendiamo  di questo straordinario provvedimento. Per questo chiediamo con forza al Parlamento e al prossimo Governo di fare il possibile per rivedere radicalmente i contenuti del decreto ed introdurre, al più presto, una normativa seria e coerente con le istanze delle imprese agricole”

“Occorre una riforma radicale e orientata a ridefinire in modo organico i ruoli gestionali e di controllo di Agea. Anche attraverso investimenti nel capitale umano e nella riorganizzazione strutturale di funzioni e procedure. Una riforma ambiziosa, insomma, dove i sistemi regionali possano essere integrati in un’unica vera ed efficace rete nazionale. In un’ottica di competitività delle imprese agricole, l’efficienza e l’efficacia del sistema dei pagamenti occupano un ruolo decisivo, le dinamiche di crescita del sistema agricolo. Invece, la burocrazia diviene una tortura per gli imprenditori agricoli, una deriva– sottolineano Di Silvestro e Scardino – ricordiamo che gli agricoltori  stanno ancora aspettando i pagamenti  della PAC e del PSR nonostante nel corso dell’ultima riunione romana a marzo scorso, il direttore Agea aveva annunciato un decreto di pagamento relativo al 2016 imminente di 10 milioni di euro per sistemare una parte delle posizioni sospese ed entro giugno la copertura del 100% delle domande evase per l’ultima campagna. È rimasto e rimarrà l’ennesimo annuncio”.

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