Dopo vent’anni si ritorna al passato. Con il via libera dalla V Commissione all’emendamento dell’Onorevole Gallo, nel caso venga incluso nella legge di bilancio 2019 da approvare prima della fine dell’anno, a partire dal 2020, i servizi di pulizia e ausiliari nelle scuole saranno svolti solo attraverso il personale interno appartenente al profilo dei collaboratori scolastici.
Disco rosso, quindi, agli appalti di pulizia nelle scuole a ditte esterne. Dall’a.s. 2020-21 i posti accantonati per l’esternalizzazione del servizio verranno reinseriti nell’organico del personale ATA (Amministrativo Tecnico Ausiliario) e saranno utilizzabili per le assunzioni anche a tempo parziale.
Sarà bandito un concorso per titoli ed esami per circa 12.000 posti riservato a coloro che hanno lavorato senza soluzione di continuità dalla data di entrata in vigore della legge 3 maggio 1999, n° 124, presso le istituzioni scolastiche ed educative statali, per lo svolgimento dei servizi di pulizie e ausiliari, quali dipendenti a tempo indeterminato di imprese titolari di contratti per lo svolgimento delle pulizie.
Le assunzioni, correlate al numero dei posti congelati in organico per la presenza di ex LSU, verranno finanziate con gli stessi fondi attualmente utilizzati per l’esternalizzazione del servizio.
In Parlamento l’emendamento dovrebbe trovare terreno fertile, perché l’abbandono dell’affidamento in appalto esterno delle pulizie delle scuole è un argomento già trattato all’inizio del 2018 a livello ministeriale col precedente Governo. Nella circostanza i rappresentanti del ministro Fedeli avevano confermato l’orientamento di volere reinserire in organico i posti accantonati per l’esternalizzazione del servizio.
Andrea Smith