Nuovo documento dei 15 consiglieri dopo la replica del sindaco. Riprende la campagna elettorale?


 

 Botta e risposta continuo tra Amministrazione e Consiglio comunale. Al centro dello scontro gli interventi legati all’emergenza Covid 19, ma appare evidente che ormai la questione sia proiettata alle Amministrative di autunno. Dopo la risposta del sindaco Formica al documento dei 15 consiglieri (primo firmatario Pippo Midili) è arrivata a stretto giro una nuova nota delle forze politiche. Una nota dai toni abbastanza forti.

“Egregio Avvocato ­ – si legge – prendiamo atto che, per l’ennesima volta, si lascia andare ad offese personali senza confrontarsi sul piano politico o comunque del merito delle questioni legittimamente posto da chi esercita il ruolo di opposizione consiliare. Da cinque anni assistiamo al suo delirio di onnipotenza e competenza che ha onestamente stancato tutti.
Le rammentiamo che lei può emettere ordinanze in materia di sanità pubblica solo ed esclusivamente per emergenze di carattere strettamente locale e tale non può essere certamente considerata l’attuale emergenza da covid 19.Tutti I Dpcm, che lei avrà studiato benissimo, glielo ricordano a chiare lettere li dove specificano che ” Le ordinanze sindacali pertanto: possono essere emesse solo nelle more dell’adozione dei DPCM; hanno un’efficacia che si esaurisce con l’adozione di questi ultimi; devono far fronte a specifiche situazioni sopravvenute che prefigurino un aggravamento del rischio sanitario nel proprio territorio; sono tenute ad introdurre misure più restrittive di quelle già in essere” Negli altri casi l’adozione dei provvedimenti d’urgenza, ivi compresa la costituzione di centri e organismi di referenza o assistenza, spetta allo Stato o alle Regioni in ragione della dimensione dell’emergenza e dell’eventuale interessamento di più ambiti territoriali regionali. Veda lei se ritiene di dover comunque procedere sulla strada intrapresa.
Nel frattempo, non sorvoli sul fatto che lei non ha provveduto in tempi di normalità a predisporre quanto dovuto per pulire le spiagge di Milazzo ( supponiamo conosca la differenza con i terrapieni di cui parla) e continua a non dire alla città quando provvederà, non sorvoli sul fatto che interessarsi di far si che si proceda al bando per assegnare un’area che ricade nel suo territorio, e che necessità di una cura immediata stante si le condizioni igienico sanitarie in cui versa e per le quali avrebbe potuto nel corso di questi anni procedere con ordinanza sindacale che però non ha emesso, è compito che le compete essendo, ancora per poco, primo cittadino dei Milazzo, non sorvoli poi sul fatto che per la discarica a Torretta sono rimasti in aria le fasi successive all’ingabbiamento con la rete che le avevamo chiesto di sollecitare. Concludiamo ribadendole il nostro invito ad un confronto politico serrato e costruttivo, senza la necessità di trascendere in continue offese di carattere personale, sintomo evidente della difficoltà della Sua Amministrazione di replicare sul piano del merito alle critiche legittimamente mosse dal l’opposizione consiliare

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