Lettera aperta al Presidente della Regione siciliana Nello Musumeci e all’Assessore ai trasporti da parte di SOS Utenti Consumatori riguardante le tariffe degli aliscafi applicate ai lavoratori pendolari per le Isole Eolie


A cura di Giuseppe Stella ed Emilio Oliverio Scali —

 

I sottoscrittori della presente, nelle qualità di giornalisti e di dirigenti provinciali di SOS, preso atto delle continue proteste riguardo alla pendolarità da Milazzo alle isole Eolie e viceversa, di maestri e docenti (di utilità sociale) che quotidianamente si recano a prestare la loro attività scolastica, considerate zone disagiate, DENUNCIANO l’esosità delle spese di trasporto con l’aliscafo che sono costretti a pagare giornalmente, in abbonamento “già ridotto”, la cifra notevole di 14 euro (andata e ritorno) per la tratta Milazzo-Lipari.

La Compagnia che effettua tali trasporti è la LIBERTY LINES.

Dato che è a nostra conoscenza che simili Compagnie sono finanziate dalla Stato  e trovandoci in particolare in una Regione a Statuto speciale, le seguenti domande sorgono spontanee: che utilità economica traggono questi docenti da Statuto siciliano? E’ normale che, a parte i sacrifici del viaggio e delle intemperie invernali ed estive subite giornalmente, questo Governo non va per nulla incontro alle esigenze legittime di detti docenti dal punto di vista economico, facendo praticare loro tariffe simboliche e non da strozzo? Solo se si pensa che molti docenti rifiutano l’insegnamento nelle isole, sia per le spese di viaggio, sia per la situazione di forte disagio che vivono, non sarebbe oltremodo opportuno che si intervenisse? Oltre tutto, le lamentele sono anche dovute al fatto che la Compagnia gestisce queste corse a suo piacimento, tanto che in alcuni casi i passeggeri rimangono bloccati nelle isole con lo l’enorme disagio di doversi arrangiare per trovare pernottamenti di fortuna e a loro spese; cosa riprovevole e da veri irresponsabili. Sarà  presumibilmente perchè costoro sono tutelati dalle parti politica in quanto mai nessuno ha posto fine a tali prevaricazioni? Sicuramente sarà a causa  dell’andazzo che il nostro Paese attraversa da tempo? Viene da pensare che vi sia una convenienza di chissà chi a procrastinare il tutto… Noi continueremo però a seguire e a produrre inchieste su tale vicenda per capire se a questi nostri dubbi debbano seguire certezze: in tal caso coinvolgeremmo le autorità istituzionali competenti per un intervento chiarificatore.

Giuseppe Stella ed Emilio Oliverio Scali

 

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