DA PADOVA UNA RICERCA SCIENTIFICA PARE ABBIA INDIVIDUATO IN DUE TURISTI CINESI GIUNTI NEL VICENTINO OLTRE UN ANNO FA L’ORIGINE DELL’INFEZIONE DA COVID TRASMESSA AD UN 77ENNE DI QUELLA REGIONE ITALIANA


— Foto: il Prof. Andrea Crisanti, Universita di Padova —

    — Agenzia AGIM —

  —  A cura di Giuseppe Stella —  Ci giunge notizia che, da indagini mirate volte alla scoperta di chi ha portato il CORONAVIRUS nel nostro Paese, i responsabili di questa pandemia mondiale sarebbero stati 2 turisti cinesi che hanno infettato prima il Veneto.

Il  microbiologo, prof Andrea Crisanti, e il suo staff che si occupano di ricerca scientifica all’Università di Padova sembrano convinti e sicuri di ciò che sostengono.

Sarebbero i cosiddetti “pazienti 0”.

Università di Padova.

I CINESI IN QUESTIONE  provenivano da Wuhan e un anziano 77enne, certo Adriano Trevisan, vicentino, sarebbe stata la prima vittima del contagio nel nostro Paese.

I due untori cinesi (portatori del Covid 19) avevano – in base alla ricerca scientifica padovana – Il ceppo virale identico a quel 77enne. Notizie desunte dal Corriere Veneto e ormai di dominio pubblico anche sul web e altrove.

Il tutto è stato accertato poi a ROMA ove si è scoperta la loro positività al famigerato covid 19.

Si trattava di una coppia, marito e moglie (anni 66 e 65) in vacanza in Italia con altri connazionali. Addirittura emerge anche il dettaglio del loro atterraggio: Malpensa, ore 5.35 del 23 gennaio 2020.

I protagonisti – dicono le ricerche – non erano a conoscenza della loro infezione e i sintomi sono sopraggiunti dopo qualche giorno dallo sbarco aereo.

Hanno visitato – sempre secondo le ricostruzioni degli scienziati – il Veneto, con una tappa a Verona e un’altra a Venezia, poi sono entrati in contatto con la persona infettata di cui sopra che, a sua volta, ha contagiato altre persone (una catena di sant’Antonio vera e propria).

Ecco le parole di Crisanti riportate dai media del Nord: “La scoperta rappresenta un tassello fondamentale per ricostruire la sequenza dei contagi, ci manca davvero poco per dare i dettagli dell’intera catena di trasmissione. Dai nostri studi – continua Crisanti – l’inizio dei contagi a Vo’ risalirebbe alla prima settimana di febbraio 2021, quindi diversi giorni dopo la scoperta della positività dei turisti cinesi. E questo ci suggerisce anche l’esistenza di un anello mancante: qualcuno (ancora ignoto), direttamente collegato al paese padovano, che sarebbe stato infettato dai due orientali”.

Ma queste indagini probabilmente sono state anche acquisite, o lo saranno, pure dall’Oms che dovrebbe essere organo di tutela della salute nel mondo, in particolare per ciò che riguarda le pandemie portate da virus sconosciuti. Ma l’Oms è stata accusata, dal tempo di Trump (l’ex presidente Usa), di avere imbrogliato le carte per le posizioni di vicinanza al governo cinese, si tratterebbe addirittura del Presidente.

Pare infatti che ci siano indagini delle varie magistrature, compresa quella italiana, a carico dei responsabili di quell’organismo mondiale. Collusioni? Non solo, precedenti notizie, già pubblicate a suo tempo da questo giornale, indicano che ben 110 Paesi dell’Oms, compresa Europa, Germania e Francia (Italia no, chissà perché) abbiano denunciato il Governo di Pechino per gli ingenti danni prodotti da quella nazione comunista al mondo intero, ciò che sta provocando milioni e milioni di morti.

E ancora: gli Americani sono al lavoro in Cina dallo scorso anno per sapere cosa sia veramente successo a Wuan e se il virus sia stato diffuso ad arte (la tesi complottista) da quel governo politicamente e strutturalmente “acefalo e/o bicefalo” per ragioni aliene ed incomprensibili (o addirittura per la preparazione di armi di distruzione di massa, guerre chimiche o batteriologiche da usare in eventuali conflitti per il dominio del mondo). Ancora risultati non ve ne sono, ma arriveranno prima o poi e i tribunali internazionali allertati sono pronti ai processi risarcitori. Usa e Cina sono anche rivali (come la Russia di Putin in rotta con il neo-Presidente Americano Biden), problemi non solo commerciali (la Cina si è convertita al capitalismo ma  è rimasta comunista e tiranna di fatto col governo che si ritrova. Sempre lo stesso), ma ideologicamente perché l’una è democratica e liberale in assoluto, l’altra non lo è affatto e opprime il suo popolo, in particolare i dissidenti politici; Mao, negli anni ’60 e successivi ne uccise a milioni (si legga la storia che è maestra di vita) con la sua ”rivoluzione del riso” (i cinesi con quel capo ne mangiavano sì e no una ciotola al giorno ed erano poveri in canna). Ora sono il popolo emergente: un pericolo per il mondo.

Come finirà questa storia? Non si sa, ma prima certamente si dovrà sconfiggere questo bubbone maledetto del terzo millennio che qualcuno afferma essere opera del diavolo (per chi ci crede) stavolta presentatosi nelle vesti dei comunisti cinesi al comando di quella nazione, che ha emulato l’ex Urss fallita a causa di Carlo Marx. Colui che ha condizionato la storia dei russi del post zarismo e dopo la rivoluzione d’ottobre di 104 anni or sono. La storia? Siamo noi, ma bisogna conoscerla tutta.

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