PIU’ TENEBRE CHE LUCI


Antonio Dovico – Per combattere l’insidia del coronavirus, qualcuno ha suggerito come rimedio l’uso del vaccino, definendolo “luce di speranza”. Un auspicio legittimo e non ci sarebbe motivo di critica, ma se il suggerimento provenisse da una prestigiosa ed onesta autorità medica, se invece l’auspicio viene dalla massima autorità spirituale mondiale, allora qualche perplessità è più che legittima, e dobbiamo riflettere.
Profilandosi il pericolo di una malattia infettiva, io, qualora membro del Governo, avrei pensato senza indugio, di attizzare a mezzo stampa l’attenzione di circa 40 mila medici di famiglia, e del massimo numero di cittadini: per dire che cosa? La cosa più ovvia, anche per ritardati mentali. Avvertire i cittadini che nel caso affiorasse in loro qualche strano malessere, che si recassero dal medico di famiglia. Non in massa, ma in numero prestabilito: dieci al giorno, per dire un numero, onde poter fare un calcolo ragionato. Durata della visita brevissima, in assenza di sintomi, e accurata, nel caso contrario. Il risultato numerico sarebbe 400 mila esaminati al giorno. Quanti di essi sarebbero stati curabili dai medici, senza necessità di ricovero ? Quanti suscettibili di contagio, potevano essere messi in quarantena? E quanti infartuati e similari, avrebbero trovato il posto libero in ospedale, non rischiando la morte, e quanto sarebbe stata più piccola la massa dei defunti, risparmiando eventuali crisi dei cimiteri. Ma non finisce qui. Tenuto intelligentemente sotto controllo il contagio, quale necessità ci sarebbe stata di stroncare l’attività lavorativa di centinaia di migliaia di aziende, costrette a chiudere, forse definitivamente, dando così  avvio alla povertà  generatrice di disperazione  ?
Fornita la chiave per attivare i circuiti del cervello di ciascuno, non insisto sul tema sanitario che riguarda il corpo mortale, ognuno penserà in proprio. Io passo ad un tema fantasioso, che sa molto di fiabe del nonno. Quanto penso di dire, non merita considerazioni per l’umanità “progredita”, ma agli  adulti rimasti bambini, bisogna pure concedere di sognare. Che cosa ? Che Dio esiste veramente, e solo in lui, Padre eterno, si può riporre  la Speranza. Lui, che ha creato il nostro corpo soggetto alla morte. Ma, essendo eterno, ed avendo voluto che gli somigliassimo, ci ha fornito di anima immortale. Al catechismo della remota Era, nel XVI anno della quale sono nato, ci hanno insegnato che se ubbidiamo alle leggi di Dio, staremo insieme a lui in Paradiso.  Ciaccole? E’ possibile, ma chi si è guardato si è salvato, altrimenti all’inizio del nostro soggiorno in un mondo… diciamo un pochino diverso da quello che abbiamo lasciato, ci  potremmo trovare davanti ad una porta a senso unico, con divieto di retromarcia, sulla quale si legge una scritta un pochino sinistra.  ‘Per me si va ne la città dolente, per me si va ne l’eterno  dolore,  per me si va tra la perduta gente.  Brrrr, che brividi! Antonio D. 02-05-21
Caro Antonio, io ho l’impressione che il mondo ormai sia andato del tutto in mano a Satana. Anche Chiesa e Vaticano risultano corrotti al massimo livello, in particolare gli alti prelati attaccati al potere e al denaro come non mai. Almeno secondo le cronache ricorrenti. Ciao, ti abbraccio e complimenti per i tuoi scritti letterariamente impeccabili. Peppino Stella.

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